Gli otto passi verso la luce della santa conoscenza

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La guida alla Chiesa di San Giovanni Crisostomo, sita nella parte più antica di Bari, scritta dall’avvocato Paolo Scagliarini, si offre al lettore attento ai vari Simboli, in essa contenuti, come un itinerario di Conoscenza interiore.

Già il numero otto, che vuole indicare i passi che il fedele deve compiere entrando nella Chiesa, rimanda al momento eterno del ” Giorno Ottavo”, il giorno che è fuori della numerazione temporale, ma che introduce l’iniziaziando ai Sacri Misteri, nella dimensione del “non tempo”.

Entrando dalla porta della Chiesa, posta ad Occidente, il luogo dove il Sole tramonta, dando luogo all’oscurita’ della notte, simbolo della non manifestazione, il fedele lascia alle sue spalle la dimensione ordinaria della esistenza, dimensione effimera della realtà illusoria che cade sotto I sensi.
Si tratta di un primo momento di purificazione, il quale deve essere preceduto dal breve pellegrinaggio che il soggetto credente attua dal suo luogo di partenza fino all’ingresso della Chiesa.

Una volta superata la porta del Tempio, il fedele supera il primo e formidabile ostacolo che si frappone tra la Terra e il Cielo, sì perché egli incomincia a procedere simbolicamente nel Tempio ,che è figura del mondo celeste.

I primi passi si presentano come momenti in cui l’oscurità del mondo materiale ancora persistono , è il secondo ostacolo, la prova del deserto, in cui dietro l’apparenza del nulla, il silenzio della mente si fa strada e in tale ” vuoto” è possibile iniziare a sentire la voce dello Spirito, che già esiste nel Cuore dell’uomo, ma che non viene percepita per via della identificazione inconsapevole nella vita ordinaria di tutti i giorni.

La prova del deserto, la notte oscura dell’anima, si presenta quindi, come un momento essenziale dell’itinerario iniziatico verso la Santa Conoscenza della Vera Realtà, è il momento della “tentatio” della prova, in cui il fedele affronta la trasformazione del suo Essere, così come si fonda l’oro nel crogiuolo.

Ecco che dal terzo passo in poi, cominciano a palesarsi i Simboli contenuti nelle varie Icone dei Santi, della Madre di Dio e del Signore Gesù Cristo.
Attraverso di essi il fedele viene introdotto nella contemplazione delle “Idee Eterne”, la prima creazione della Realtà Sovrasensibile, da cui discende la successiva Realtà sensibile.

Procedendo nel cammino, se il soggetto si è totalmente purificato dalla pesantezza della vita quotidiana, necessariamente costellata dai vari interessi materiali, la Luce sovrasensibile si fa sempre più chiara e invade il fedele in tutto il suo Essere.

Dopo le preghiere del Sacerdote officiante la Sacra Liturgia, le risposte dei coristi, il suo procedere circolare con l’incensazione di tutta Chiesa e dei presenti, il Suono dei campanelli, giunge il momento culmine della consacrazione del pane e del vino, che avviene all’interno della Iconostasi, la Porta del Cielo, dopo della quale il fedele si nutre del Corpo e del Sangue del Signore Gesù Cristo, momento solenne in cui : ” Dio si è fatto uomo, affinché l’uomo si faccia dio”.
È “il giorno ottavo”, il momento in cui l’uomo sperimenta la sua Vera Identità: l’ Immagine e la Somiglianza con Dio.
Amen.

Antonio Bosna