Jannik Sinner. Un “peccatore” d’oro!

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Per lui, per noi tutti, è diventato normale, quasi scontato, ma chi segue lo sport e in particolare il tennis, sa bene che scontato non è.

Vincere, anzi stravincere contro tutti e tutto.

La vittoria a Melbourne, contro Sasha Zverev, la terza in uno Slam in 12 mesi, ha ribadito che c’è un giocatore praticamente imbattibile sulle superfici dure, che sia il cemento o il sintetico, che sia outdoor o indoor, su ogni trofeo c’è solo e sempre il suo cognome, Sinner!

Sinner che in inglese significa peccatore.

Ebbene sì, peccatore come qualcuno nella Wada (Agenzia Mondiale Antidoping ) vorrebbe farlo ingiustamente apparire per fermare, in nome della lotta al doping e della corretta competizione, la inarrestabile ascesa sportiva di questo ragazzo.

Noto è il “caso Clostebol”, lo spray cicatrizzante usato dall’ex preparatore atletico di Sinner per uso personale, che ha causato per via di un normale massaggio prepartita la contaminazione involontaria del corpo del campione italiano. Sinner fu infatti trovato positivo a questo spray proibito nei controlli antidoping del 10 e 18 marzo 2024. Da quella data è iniziata una tragicomica caccia al “peccatore”, al nome forte da colpire per educare alla lotta al doping. La Atp, massimo organismo tennistico mondiale, ha già stabilito che non ci sia stata alcuna colpa da parte di Jannik, tanto è vero che il 23enne di San Candido ha continuato la sua carriera senza alcuna squalifica, inanellando vittorie su vittorie, nonostante la pressione che tale disavventura gli ha provocato.

La forza di questo talento italiano è anche lì nella sua mente. La sua solidità e tranquillità mentale si aggiunge al suo strapotere fisico e tecnico, rendendolo il numero 1 al mondo, già con 2 Australian Open, 1 Us Open nel palmares, oltre ad altri trofei importanti come le Atp Finals e 2 Coppa Davis con la squadra azzurra.

Ed è proprio con forza di squadra, supportata anche dall’affetto di milioni di tifosi, che Sinner affronterà il ricorso al Tas della Wada nel mese di aprile per sconfiggere una volta per tutte i dubbi e la smania di protagonismo di taluni accusatori. A quanto pare, infatti, la Wada non ha grandi armi giuridiche contro Jannik Sinner per comminare sanzioni e squalifiche.

E poi, scherzandoci su, potrebbe mai un ragazzo nato in una località chiamata San Candido apparire come un peccatore?!

Noi tifosi e semplici patrioti sportivi ,intanto tuteliamo questo ragazzo d’oro e orgogliosamente avvolgiamolo nella nostra bandiera, oggi, ad aprile e sempre per nuove vittorie.

Francesco Di Sario