La Divina Liturgia forma la Chiesa

Tutte le volte che i credenti si radunano in un posto convenientemente dedicato e in un momento fissato per officiare la divina eucaristia, questa adunanza rivela il mistero della Chiesa. La prima mistica cena è l’istituzione storica dell’eucarestia e della Chiesa, entrambe sono il medesimo Corpo di Cristo. Inserendoci nella Chiesa, Cristo “ci ha fatto il suo corpo e (attraverso l’eucaristia) ci ha trasmesso il suo proprio corpo” 1.

La mistica cena del Signore contiene il suo sacrificio sulla croce, espressione massima dell’amore di Dio, che è il principio su cui si fonda la Chiesa. Il sangue e l’acqua che sgorgano dal costato di Gesù, nel momento in cui uno dei soldati lo trafisse con la sua lancia (cf. Gv 19,34), sono figure del Battesimo e dell’Eucarestia. Questi due sacramenti hanno il loro inizio dal Crocifisso e fondano la Chiesa. “Uscì dal fianco sangue ed acqua. Non sorvolare semplicemente, o diletto, il mistero, perché io ho ancora un’altra interpretazione mistica da esporre. Dissi che quel sangue quell’acqua sono simboli del battesimo e dei misteri (della divina eucaristia). Da questi due è stata generata la Chiesa” 2 . “Uscì sangue ed acqua… Da qui traggono inizio i misteri” 3 .

La Chiesa si ciba di Cristo: Cristo “nutre di sé coloro che ha generati (nel santo battesimo)” 4. Questo celeste alimento forma la Chiesa in corpo di Cristo: Cristo “è colui che per noi si è fatto cibo; con lui che ci mescoliamo e ci fondiamo, e così siamo fatti di Cristo corpo uno e carne una” 5. Afferma san Paolo: “Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane” (1Cor 10,17). Grazie quell’unico pane, siamo un unico corpo, la Chiesa, in Cristo. In questa maniera qualsiasi assemblea eucaristica è in comunione con ogni comunità che forma la Chiesa intera, perché l’eucaristia è il mistero di Cristo.

Nella sua incarnazione Gesù Cristo “ha assunto carne di chiesa” 6 ; “è venuto nella casa di lei e ha trovato lei infangata, insudiciata, spoglia, sporca di sangue; l’ha dunque lavata (con il santo battesimo), l’ha unta (con il santo crisma), l’ha nutrita (con la divina comunione), l’ha vestita con una veste di cui non puoi trovare eguale; dopo esser divenuto lui stesso la sua veste e averla presa per mano, la risolleva in alto” 7 . La conduce nel Regno di Dio dove dove si celebra l’eterna celeste liturgia.

diac. Antonio Calisi

1 GIOVANNNI CRISOSTOMO, Commento alla Lettera agli Efesini, 3, 3, PG 62, 27.
2 ID., Le Catechesi battesimali, 7, 17, a cura di A. CERESA-GASTALDO, Città Nova, Roma 1983, pp. 134-135 (Collana di
testi patristici, 31).
3 ID., Sul Vangelo di Giovanni, 85, 3, PG 59, 463.
4 ID., Commento al Vangelo di Matteo, 82, 5, vol. 3, p. 300.
5 Ibid.
6 ID., Discorso prima di recarsi in esilio, 2, PG 52, 429.
7 ID., Sul Salmo 5, 2, PG 55, 63.

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