Geoingegneria solare. La Gran Bretagna avvia la sperimentazione

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Siamo pienamente nell’epoca dello stravolgimento del meteo, con la farsa del Global Warming (riscaldamento globale), secondo le élite causato dall’aumentare dell’anidride carbonica (CO2) atmosferica, stanno creando il problema facendolo passare per la soluzione.

Tra i vari metodi di geoingegneria atmosferica, esistenti da decenni, uno dei più recenti è la cosiddetta SRM (Solar radiation Management) che tradotto significa, Gestione della Radiazione Solare, la quale riguarda essenzialmente la riflessione della radiazione solare, in senso generico sia a livello terrestre al suolo, modificando l’albedo, sia a livello atmosferico, identificato sempre con la sigla SRM ma con un significato più specifico (Solar Radiation Modification) riferito solo alla modifica della radiazione solare a livello della media e alta atmosfera, con il rilascio di anidride solforosa (SO2) che si converte in aerosol di solfati riflettenti, un altro composto anche migliore del solfato, con un ottima capacità riflettente è l’ossido di alluminio (AL2 O3)

Il governo Britannico ha annunciato un programma di ricerca sulla geoingegneria solare, che mira a studiare gli eventuali benefici e i potenziali rischi di questa applicazione. Il progetto è preso in considerazione dagli scienziati, come un metodo per prevenire un “cambiamento climatico incontrollato”, nonostante non vi siano prove a sostegno di tale affermazione. Il Regno Unito potrebbe diventare il paese più attivo sul fronte della sperimentazione, delle controverse tecniche di geoingegneria climatica, per combattere il riscaldamento globale.

L’Agenzia governativa per il finanziamento della ricerca e delle invenzioni ARIA (Advanced Research and Invention Agency) ha stanziato 50 milioni di sterline per progetti che mirano alla gestione della riflessione dei raggi solari. I finanziamenti riguardano esperimenti in campo aperto su piccola scala per studiare gli effetti della gestione della radiazione solare.

All’ombra degli esperimenti annunciati, però, aleggia sia lo spettro di quella che alcuni esperti chiamano “geoingegneria clandestina o artificiosa”, o sia che tali pratiche non siano una novità, in quanto si dice che gli esperimenti di oscuramento solare siano già in corso da vari anni.

Un’area di ricerca importante è quella dei metodi di riflessione della luce solare (SRM) che includono il metodo d’iniezione di Aerosol Stratosferico (SAI) (Stratospheric Aereosol Injection) mediante il quale minuscole particelle vengono rilasciate nella stratosfera, a quote superiori ai 20.000 metri fino a oltre i 25.000 per riflettere la luce solare.

Un altro potenziale progetto è il Marine Cloud Brightening (MCB) in cui le navi spruzzerebbero particelle di acqua salata nel cielo per aumentare la riflessione delle nubi basse.

Il meteorologo e ingegnere olandese Paul Crutzen, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 1995 in particolare per gli “studi sulla chimica dell’atmosfera” nel 2000 coniò il termine Antropocene, per definire l’epoca geologica attuale, in cui l’attività umana ha un impatto diretto e significativo sul pianeta terra.

Nel 2006 Paul Crutzen dichiarò “il raffreddamento climatico tramite aerosol solfatici anche nella stratosfera, ha il grande vantaggio di posizionare micro particelle riflettenti in cui il lungo tempo di permanenza di circa un anno, richiede molti meno solfati, rispetto al rilascio in troposfera, in cui la permanenza è di circa una settimana”.

La modifica dell’albedo terrestre, attraverso gli aerosol immessi nell’atmosfera, tramite aerei è stata presa in considerazione da almeno mezzo secolo e soprattutto dopo gli anni ’90. Nel 1991 fu presentato il brevetto di semina stratosferica Welbach per la riduzione del riscaldamento globale. Questa semina può disperdere le particelle tramite il carburante avio additivato, le quali una volta disperse nell’atmosfera superiore (stratosfera) possono rimanere in sospensione fino a un anno. La geo ingegnerizzazione delle scie degli aerei, è stata poi portata avanti negli anni successivi con vari metodi di rilascio.

In sintesi si può affermare che è possibile rilasciare una semina con: 1) Aerosol disciolti nel carburante e rilasciati durante la combustione; 2) Iniettati negli scarichi caldi dei reattori, vaporizzandosi e condensandosi nelle scie; 3) Opzioni di semina includendo solfati o composti anche con ossido di alluminio e altre sostanze mediante serbatoi dedicati e rilasciati da diffusori con ugelli indipendenti, opzione preferibile.

Nei vari studi riguardanti queste pratiche di semina per ridurre la radiazione solare, c’è una discordanza di giudizi. Alcuni studiosi dichiarano che il rilascio di queste sostanze tramite aerei, anziché raffreddare contribuirebbe a un riscaldamento netto, che avviene dopo l’irrorazione e la conseguente espansione delle scie fino a formare un aereosol esteso, che a volte è simile ai cirri naturali d’alta quota, o con coperture del cielo, simile a un effetto serra artificiale.

Questa cappa che si crea fino alla media e bassa atmosfera, immagazzina il calore di risalita, creando un caldo anomalo, con un alto tasso di umidità, molto fastidioso.

In realtà tendenzialmente stiamo assistendo a un riscaldamento dell’atmosfera, il raffreddamento può avvenire se la copertura in maniera intensa avviene sin dalle prime ore del mattino e persiste per almeno 24 ore, in tal modo i raggi solari vengono ostacolati e non superano la barriera di oscuramento mantenendo le temperature abbastanza fresche, ma appena nel cielo si creano aperture e i raggi solari arrivano al suolo si verifica uno sbalzo termico consistente, con una impennata verso l’alto delle temperature, anche con pratiche di geoingegneria clandestina, che utilizza elettromagnetismo in genere frequenze HAARP che in sinergia con il nanoparticolato rilasciato dagli aerei il quale gli fa da transponder, migliorando la conduzione delle frequenze, questo può agire sull’aumento delle temperature in maniera controllata.

Il caldo anomalo che spesso sentiamo, anche per esempio quando ci sono 25°C il sole scotta, sembra di percepire 35/40°C, con una sensazione di effetto termico tipo microonde, assolutamente non naturale.

Tralasciando l’ipotesi di eventuali pratiche di geoingegneria clandestina, anche con la semina per oscurare il sole per generare un controllo del clima, per una gestione delle temperature onde evitare il riscaldamento globale, si può dedurre che i rischi superano i benefici.

Considerando i vari fattori, questa tecnica comporta: una gestione del raffreddamento non scientificamente testata, con probabili risvolti non controllabili; una ricaduta di acidi, conseguenza dei solfati che a contatto con l’umidità atmosferica si trasformano in acido solforico; l’oscuramento dei raggi solari ostacola l’assorbimento della vitamina D, molto utile per la salute delle ossa, del sistema immunitario, dell’umore e altri benefici; La luce solare è fondamentale per attivare i vari processi biologici, riguardanti le piante, una carenza di raggi solari ostacola la fotosintesi, un processo che converte l’energia solare, in energia utile al nutrimento dell’albero, producendo glucosio utilizzato per l’accrescimento: inoltre un albero che ha un buon assorbimento di luce solare contribuisce ad una migliore distribuzione di ossigeno nell’atmosfera.

Il nanoparticolato rilasciato contribuisce a incrementare il buco dell’ozono. Studiosi critici verso l’implementazione di esperimenti per bloccare i raggi solari, temono che il controllo sulla natura, venga trasferito a governi e a miliardari che potrebbero usarlo per manipolare il meteo e il clima, influenzando così i modelli globali di temperatura, precipitazioni e radiazione solare.

Con il potere di oscurare i raggi del sole, potenti malintenzionati potrebbero: Usare la tecnologia come super – arma per destabilizzare la produzione alimentare, l’approvvigionamento idrico e le condizioni meteorologiche; Raffreddare, riscaldare, allagare artificialmente regioni ricche sia a livello territoriale che agricolo, mentre la terra cerca di riequilibrarsi.

Anche se si raffreddasse la Terra, alla temperatura dell’era preindustriale, il clima artificiale non sarebbe identico a quello naturale originale. Inoltre si potrebbe verificare uno squilibro nella distribuzione delle precipitazioni globali con variazioni considerevoli e negative a livello regionale e locale. Secondo alcuni critici nessun modello può catturare a pieno la complessità del sistema climatico e degli ecosistemi coinvolti.

Un esperimento globale su larga scala potrebbe portare anche a variazioni negative irreversibili. Queste azioni propinate come una cura salvifica per il nostro bene e verso la nostra Madre Terra, in realtà sono assolutamente da evitare per i rischi annessi e connessi.

Nel 2021 circa 400 scienziati hanno invitato la comunità globale ad emanare “un accordo internazionale di non utilizzo” per la geoingegneria solare, ponendo fine all’ulteriore sviluppo dell’applicazione della tecnologia “prima che si troppo tardi”.

Condivido quanto afferma il Dott. Clauser, “la narrazione popolare sul cambiamento climatico, riflette una pericolosa corruzione della scienza, che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone”, questo è quanto scrive il Dottor John F. Clauser, vincitore del premio Nobel per la fisica 2022.

La fuorviante scienza del clima si è trasformata in un enorme e sconvolgente pseudoscienza giornalistica. A sua volta, la pseudoscienza è diventata il capo espiatorio per una vasta gamma di altri mali non correlati. È stata promossa da esperti di marketing aziendale, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti, altrettanto fuorvianti.

A mio parere non esiste una vera crisi climatica, esiste, tuttavia, un problema molto reale nel garantire un tenore di vita dignitoso alla vasta popolazione mondiale e una conseguente crisi energetica associata.

Quest’ultima viene inutilmente esacerbata da quella che ritengo essere una scienza del clima imperfetta. Il Dottor Clauser con i suoi studi sulla climatologia fornisce prove solide del fatto che “non esiste una vera crisi climatica e che l’aumento delle concentrazione di CO2 porterà benefici nel mondo”.

Un’informativa riguardo l’anidride carbonica (CO2) verrà trattata in un futuro articolo, in maniera dettagliata.

Piero Sensi*

*Piero Sensi autore del libro “Il clima manipolato: I metodi, gli scopi, le prove – Dai primi esperimenti alla moderna Geoingegneria Atmosferica” (XXVIII – Saggi Vol. 2) edito dalla casa editrice Morphema, appassionato ed esperto ricercatore nel campo della manipolazione meteo -climatica

FONTI

Nogeoingegneria – Portale contro le manipolazioni climatiche ed ambientali.

La corsa per possedere il clima entro il 2025 una guerra silenziosa è in atto.

“La narrativa sul cambiamento climatico riflette la corruzione della scienza”.

Parola di premio Nobel per la fisica.

1) Chang David B., and I-Fu Sbih. “Stratospheric welsbach seeding for reduction of global Warming” U.S. Patent No. US5003186A. Raytheon Co (1991).

https://patentsgoogle.com/patent/US5003186A

2) Crutzen, Paul J. “Albedo enhancement by stratospheric sulfur injections: A contribution to resolve a policy dilemma?” Climatic change 77.3 (2006): 211-220.

https://doi.org/10.1007/s10584-006-9101-y

3) Mitchell, David L., and William Finnegan. “Modification of Cirrus clouds to reduce global warming.” Environmental Research Letters 4.4 (2009): 045102.

https://doi.org/1O. 088/1748-9326/4/4/045102

3) Robock, Alan, et al. “Benefits, risks, and costs of stratospheric geoengineering.” Geophysical Research Letters 36.19 (2009).

https://doi.org/10.1029/2009GL039209