La verità oltre l’abisso

Negli abissi e nei meandri del mare una balena con la sua grande coda, la sua enorme testa ed il suo corpo non di certo longilineo nuotava e svirgolettava con estrema facilità. Ed esprimeva la sua felicità col canto.

Ma era anche attratta dalla superficie che spesso sfiorava preceduta da una sbuffante cascata d’acqua. Da qualche giorno la sua attenzione si era incentrata su una piccola imbarcazione ed osservava con interesse l’uomo che sfidava i flutti e le tempeste per catturarla.

I capelli del pescatore che brillavano quale brina e i suoi occhi color acquamarina sembravano prospettare alla balena nuovi mondi e nuove idee che lei non aveva mai considerato. Allora la verità non era solo nel suo mondo marino? e al di sopra delle acque non c’era forse un mondo irresistibilmente bello che lei poteva solo immaginare e sfiorare? e come avrebbe potuto vivere quell’altra dimensione?  

La voce del pescatore l’ammaliava e così decise di seguirlo giorno e notte… ma seguendo la scia dell’imbarcazione non si accorse di aver lasciato i suoi flutti, i coralli, i magici colori abissali e fu così che si ritrovò spiaggiata. Ben presto il vento e il moto ondoso la trasformarono in tanti piccoli preziosi lapislazzuli, che però era  impossibile ritrovare tra milioni di granelli di sabbia.  Il pescatore però non smise di cercarla… voleva ritrovare la serenità del suo canto… mentre il mare ogni notte continuava a cullarsi e a parlargli di lei…

 Antonella Mola

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