O con Dio o con il mondo

L’ateismo dominante soprattutto in Occidente promuove una vita all’insegna del materialismo. Quanti si chiedono: “Perché siamo su questa terra? Perché viviamo e poi moriamo? Ha un senso la nostra vita?”
Non c’è spazio per questi interrogativi, perché le nuove generazioni sono state programmate per il solo fine consumistico a danno dell’immagine divina impressa in esse.
Schiavi del peccato e del mondo e delle sue concupiscenze perdono la vita, quella vera di cui non si parla più. Ormai l’uomo è paragonato ad un animale che svanisce nel nulla… l’eternità non esiste!
E la correzione fraterna? Non se ne sente più parlare come dovere e come vero atto di carità. Ognuno lascia stare l’altro tranquillo nei propri peccati… ma non dice la Scrittura: “Se io dico all’empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l’empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo”? (Ezechiele 33,8-9).
Che dire di chi vuole raggiungere a tutti i costi quanto promette il mondo e con quali risultati?
“Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?” (Giacomo 4,4-5).
C’era una volta la famiglia con i suoi valori che si tramandavano di padre in figlio… oggi si assiste dopo le leggi disastrose del divorzio, dell’aborto, all’uccisione della famiglia come nucleo fondamentale voluto da Dio per la protezione dell’uomo chiamato a testimoniare con la propria vita la figliolanza divina ai propri figli e l’amore che Dio ha per noi.
Ricordiamo che i bambini saranno gli adulti di domani e dobbiamo chiederci cosa è stato loro insegnato affinché la pace e la giustizia potessero avere il sopravvento. Essi vengono disorientati e sono vittime del disordine morale. Quali esempi virtuosi ricevono?
Tutti si danno da fare per accumulare tesori in terra da trasmettere ai posteri per assicurare la vita materiale , ma quale eredità spirituale si lascia, ben più importante dato che è in gioco la vita eterna?
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi (Giovanni 14,27).
La pace è il frutto della giustizia e della carità e della conversione che ci fa riconoscere il grande sacrificio del Figlio Unigenito Gesù Cristo, morto al posto nostro, per la nostra salvezza.
L ‘Occidente ha bisogno di una nuova evangelizzazione, perché prevale il relativismo, l’antropocentrismo che sta portando al suicidio morale, sociale, intellettuale, finanche religioso in quanto ognuno si crea la propria verità. Si cerca la pace, ma quale pace? Prevale una fede trasmessa per tradizione, senza accoglienza personale del messaggio evangelico, che fa dell’uomo una nuova creatura capace di amare e donarsi al prossimo come Gesù ci ha dimostrato.
Il convertito infatti dimora in Dio e Dio dimora in lui, e siccome Dio è amore coloro che sotto l’azione dello Spirito Santo sono convinti di peccato, smettono di andare per sentieri tortuosi perché hanno incontrato il Signore e vedono il mondo con gli occhi dello Spirito: “Noi abbiamo la mente di Cristo” (1 Corinzi 2,16 ) e in un altro passo San Paolo afferma: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo” (Romani 12,2 ). “Sono stato crocifisso con Cristo, non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” ( Galati 2,20 ) …”Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri”.
Attualmente si vive il rapporto con il Signore in un modo legalistico (almeno i più) senza metterci amore; altri sono solo osservanti per moda… ed ecco che non sanno neanche Chi vanno a ricevere nei Sacramenti e talvolta senza le dovute disposizioni.
“Pieno compimento della legge è l’amore” (Romani 13,10 ), quindi è l’amore per il Signore, gli uni per gli altri e verso il prossimo, che ci permette di riconoscere i fratelli nella fede e dunque i figli di Dio che devono risplendere come luce nel mondo per illuminare chi è nelle tenebre. “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14,6). Ci crediamo? Forse si confonde la pace dovuta alle tregue non durature dopo aver ristabilito per così dire l’equilibrio politico, economico delle nazioni. La vera pace non ci potrà mai essere senza la conversione.
La nostra mentalità è cambiata man mano che le coscienze individuali si sono allontanate da Dio favorendo il libertinaggio e la conseguente immoralità.
Un tempo il turpiloquio (quante bestemmie e parole volgari si odono) era classificato come reato, così l’adulterio, atteggiamenti particolarmente affettuosi tra giovani coppie per strada, il rispetto verso gli anziani, gli emarginati ed i propri genitori.
La propaganda massmediale come collaboratrice del potere delle tenebre incute paura della vecchiaia, della morte e altre ancora che colpiscono l’essere umano che non riesce a distaccarsi dalle cose della terra perché crede che dopo la morte gli mancheranno senza soffermarsi a pensare che lo spirito non ha bisogno delle cose della terra, di cui invece aveva bisogno la sua carne quando era in vita. Non riesce ad immaginare una vita senza soddisfare i bisogni della carne. Ma se coltivasse la vita dello spirito riuscirebbe a capire che la vita vera non è quella sulla terra che in realtà non giunge alla piena soddisfazione di sè nonostante la realizzazione dei propri desideri … infatti l’essere umano è sempre in cerca di nuove soddisfazioni senza mai riuscire ad accontentarsi. Questi invano tenta di riempire il pozzo senza fondo della carne, mentre se coltivasse la vita dello spirito si accorgerebbe di avere tutto e non sentirebbe la mancanza di niente tranne quella di soddisfare i bisogni del corpo essenziali finché siamo sulla terra. L’essere umano capirebbe che non deve avere paura del distacco dalla terra, dal suo corpo, perché lo spirito imprigionato dal corpo sarà liberato per vivere la vera vita quella che il Signore ha preparato a chi lo teme . Qui sulla terra apprezziamo le sue opere, le contempliamo e lo lodiamo… ma non dobbiamo pensare che lassù ci mancheranno perché sta scritto : “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano” (1Corinzi 2:3-3:5).
Ed è per questo che monaci, eremiti hanno lasciato tutto provando di poter vivere già su questa come se fossero in paradiso. Permettiamo al Signore di essere sanati dal suo amore!
Cinzia Notaro